Casnigo

../Cazzano S. Andrea ../Vertova IncludiIntestazione 12 marzo 2014 100%

Cazzano S. Andrea Vertova


[p. 55 modifica]

CASNIGO.


Su di pronunciato altipiano ed a piè di un monte, siede Casnigo. È un grosso paese di abitanti 1877, e con una superficie di Ett. 1298. — Ufficio postale a Gandino. — Il suo territorio distendesi parte in piano, parte in montagna. — La parte al piano (agro di Casnigo) è assai fertile e viene diligentemente coltivato a cereali ed a gelsi; la montuosa è coperta da boscaglie e da pascoli. Nelle vicinanze [p. 56 modifica] dell’abitato, trovasi un bôlo (sorta di terra argillosa ed untuosa al tatto) simile all’armeno. E v’ha una fontana intermittente detta il Dragone, a piè del versante settentrionale dell’altipiano poco distante dal Serio, la quale scaturisce dalla rupe, non entra in nessun recipiente e si forma subito un ruscello. Quest’acqua fu vista alzarsi ed abbassarsi sin sette volte. Maironi Da Ponte (opera citata) volle trovare la causa negli ostacoli materiali che l’acqua incontra nello sgorgare. Alla sponda del Serio vi si nota in abbondanza massi di pietra calcare e di breccia cavernosa.

Arte. — La sua chiesa arcipresbiterale, sotto l’invocazione di S. G. Battista, è di bella e recente costruzione, provveduta di pregevoli ornamenti e di lodate pitture, fra le quali, le migliori sono: l’ancona all’altare maggiore della Concezione di M. V., quadro di cui è autore il nostro Carpinoni il vecchio; la pala all’altar di S. Sebastiano, che è lavoro del nostro Ceresa, ed i due quadri l’uno, rappresentante l’incoronazione della Vergine in Cielo, attribuito al nostro Cavagna, probabilmente Francesco, e l’altro rappresentante la Vergine Addolorata che, non si saprebbe con qual fondamento da certuni vorrebbesi del Tintoretto.

Quest’antica parrocchia, matrice di quella di Barzizza, di Cazzano e d’altre ancora, è dichiarata nullius plebis e dipende immediatamente dalla curia arcivescovile.

Sul dorso d’un monte, v’è una bella chiesa, dedicata alla SS. Trinità, di dove si gode una stupenda vista di tutta la Val Gandino al sud e del Serio al nord. È pur celebre un Santuario detto: la Madonna d’Erbia sul monte omonimo.

Di primavera molti gruppi di valligiani, muovono, provveduti di buone provvigioni e per tempissimo, in divoto pellegrinaggio, e dopo due ore di erto cammino, sempre fra naturali bellezze, ivi giunti sciolgono alla Vergine i loro voti, compiono le loro divozioni, e poi, (bello a vedersi!) si spargono sui prati al loro asciolvere.

Così pasciuta l’anima ed il corpo, si danno a cogliere fiori montani, a balzattellare, a cantare e a rincorrersi che è una delizia ad osservarli.

[p. 57 modifica]Per chi vuol cucinare sul luogo, vi sono cucine, legna ed utensili ad hoc forniti gratis dal sacro luogo. Sarebbe desiderabile, almeno nella stagione di maggior concorso, — primavera-estate, — un ristorante. Se ne celebra la festa al 5 d’agosto, con scelta musica, alla arcipresbiterale in paese.

Industria e commercio. — Per lo passato, gli abitanti erano dediti all’agricoltura ed alla pastorizia1, ed alcuni si occupavano nella filatura e nella tessitura della lana, ramo di industria ivi una volta assai florido. — Oggi vi abbiamo un filatoio di seta, ed i sorti da pochi anni, Cotonifici sul Serio.

Scuole e beneficenza. — Classi obbligatorie. — Congregazione di Carità che amministra varii antichi legati, l’utile dei quali va quasi tutto a beneficio dei poverelli.


Note

  1. È saporitissimo, di squisito, delicato e fine gusto una sorta di formaggio nota col nome di formagella di monte o di pecora. Anche da Barzizza ed alcuni altri pochi paesi puossi avere di tali formaggi.