La Cortigiana (1525)/Atto quinto/Scena sesta
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Pietro Aretino - La Cortigiana (1525)
Atto quinto
Scena sesta
Scena sesta
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Parabolano e Rosso.
- Parabolano
- È pur cosa strania l’aspettare.
- Rosso
- Massime quando ci sollicita la fame.
- Parabolano
- Sta queto. Una, due...
- Rosso
- Io credo ch’ogni campana che suona vi paia oriolo; e sona a morto per madonna Onestà e voi noverate l’ore. Ma odite... una, due, tre e quattro e un quarto (ma tu te sfamarai pur, e questo ser Cupido ribaldo...)
- Parabolano
- C’è anche un anno...
- Rosso
- Síano doi, ch’io per me non son per stare piú a questo sereno, perché tira un vento che me ammazza, e l’ammalarmi non me va a proposito niente. Donne poltrone, che non ve contentaríano i denari, che si cavano la voglia d’ogni cosa!
- Parabolano
- Andiamo dentro, ch’io ti voglio sano, il mio Rosso!