La Cortigiana (1525)/Atto primo/Scena diciannovesima
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Pietro Aretino - La Cortigiana (1525)
Atto primo
Scena diciannovesima
Scena diciannovesima
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Sagrestano e Pescatore.
- Sagrestano
- Tu non odi, an?
- Pescatore
- Eccomi servitore de la Signoria Vostra, infatti.
- Sagrestano
- Non dubitare ch’io ti vo contentare.
- Pescatore
- Se Vostra Signoria mi farà ben niuno, sarà una limosina perch’i’ ho quattro bambolini che non peson l’un l’altro...
- Sagrestano
- Quanto è che gl’introrno?
- Pescatore
- Quattro...
- Sagrestano
- Di giorno o di notte?
- Pescatore
- Tra oggi e stanotte.
- Sagrestano
- Come è il suo nome?
- Pescatore
- No ’l sapete voi? Lamprede.
- Sagrestano
- A punto! Io ti domando come la tua moglie si chiama e quanti spiriti l’ha a dosso.
- Pescatore
- Voi aveti el bel tempo, Iddio ve ’l mantenga; ma se voi avessi a pensare al pan, vi uscirebbono di capo i grilli.
- Sagrestano
- Tuo padre ti dovette lasciare la sua maladizione.
- Pescatore
- Mio padre mi lasciò maladizione troppo a lasciarmi povero.
- Sagrestano
- Fagli dire le messe di San Gregorio.
- Pescatore
- Gli farò dire... presso ch’io non dissi. Che diavolo ha da fare le messe de San Gregorio con le lamprede? Maestro di casa, io voglio essere pagato, altrimenti mi basta l’animo di parlare sino al Papa.
- Sagrestano
- Pigliàtelo, preti! Sta’ saldo. - Qui habitat. - Fatti el segno di la croce!
- Pescatore
- O Cristo! Lasciatemi, pretacci!
- Sagrestano
- Tu mordi! Demonio, io ti scongiuro!
- Pescatore
- Con pugni, schiericati!
- Sagrestano
- Tiratelo in chiesa; a l’acqua santa!
- Pescatore
- Ah, che siate amazzati! Spiritato io? Io spiritato?
- Sagrestano
- Tu n’uscirai senza fare male. In aiutorio Altissimi! Dove entrarai? Rispondi.
- Pescatore
- In cul, v’entrerò, in culo! Dissi: Ercule!