La Cicceide legittima/I/CCXXXVII

Sonetti

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L'Autore vanta la fecondità Poetica.

ccxxxvii.
A
Ncorchè Soliman fosse provisto

     Di due soli C... come siam tutti,
     Nulla di men, più bravo assai d’Egisto
     4Vivendo procreò ducento putti.
Stupian quei, che fur resi all’ora istrutti
     Di tanti Parti, ed oggi pur chi visto
     Ha ne l’Istorie un sì felice acquisto,
     8Del suo fecondo seme ammira i frutti.
A parer mio però gli uomin non hanno
     Sì da stupirsi; e potrian certo a meno
     11Di farne quel gran caso, che ne fanno;
Ch’io con un sol C .... tratti ho dal seno
     De la mia Musa in poco più d’un anno
     14Da quattro cento Parti, o poco meno.