La Cicceide legittima/I/CCXXI
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCXXI
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D. Ciccio è percosso da bella Donna con una padella perchè stese la man per toccarla
ccxxi.D.
Ciccio, ch’è in amor perduto affatto Stando con la sua Donna un dì soletto,
De l’ardor che per lei nudria nel petto
4Si mise tutto a raccontarle il fatto.
Ma perchè nel gestir fece un cert’atto,
Ch’era espressivo di carnale affetto,
Pres'ella una padella, e con dispetto
8Glie la diè su la chierica di piatto.
Allora uscendo insucidito, e brutto
Fuori del cucinevole conflitto,
11Aimè, disse, a qual segno io son ridutto!
O che v’è la padella, e che l'afflitto,
E misero mio core è già distrutto,
14Ben a ragion mi si può dir - sei fritto.