La Cicceide legittima/I/CCXCVI

Sonetti

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La Tomba.
Al Sig. Conte Ronchi.

ccxcvi.
M
Orì D.Ciccio, (quando mai s’udio,

     Conte, più lagrimevole sciagura,
     Mentre che ’l Mondo stesso, e la Natura
     4Si sconvolsero entrambi al caso rio!)
Morissi, e mentre a starsene con D....
     L'alma tornò sollecita, e sicura,
     Rinchiuso il corpo in questa Tomba oscura
     8Anch’ei, reso invisibile, spario.
E sarà dunque ver, ch’ei voglia, e possa
     (Ciò che nè pur negasi a’ can rabbiosi)
     11Privarne avaramente in fin dell’ossa?
Ma che stupor, che si nasconda, e posi
     Occultando se stesso in questa fossa,
     14S’è proprio de’ C.... lo star nascosi?