L'uomo delinquente/Parte decima/II

Capitolo II. Prevenzione di reati specifici.

L'uomo delinquente/Parte decima/I L'uomo delinquente/Parte decima/III IncludiIntestazione 12 maggio 2012 75% Criminologia

Capitolo II. Prevenzione di reati specifici.
Parte decima - I Parte decima - III

1. Alcoolismo. — 2. Reati sessuali. Truffa, furto.


1. Alcoolismo. — Il più semplice dei mezzi di lotta contro l’alcoolismo è quello di sottoporre le bevande alcooliche a dazi elevati. Nella Svezia, dove l’alcoolismo si era trasformato in malattia endemica, si accrebbero nel 1855-56-64 con leggi successive da 2 a 22 a 27 lire per ettolitro, le tasse sulla distillazione dell’alcool, dell’acquavite, si proibì l’applicazione del vapore alle distillerie, si limitò il numero dei litri di distillazione quotidiana e la durata annuale di questa; la produzione dell’alcool diminuì di due terzi in dieci anni, il suo prezzo crebbe da L. 0,50 a L. 1,30 per litro ed i crimini gravi vi scemarono corrispondentemente dal 1851 al 1857 del 40% e del 30%, le condanne minori che erano 40.620 nel 1855 a 25.277 nel 1858. Ma più dei provvedimenti semplici fiscali che talora agiscono dannosamente determinando un peggioramento della qualità anziché una diminuzione della quantità dell’alcool venduto, giovano disposizioni di carattere più elevato e generale, e il diminuire quelle occasioni di orgie e di risse che sono le feste, come iniziò, fra noi, il Luzzatti. In Svizzera, in certi Cantoni il nome del beone abituale è affisso dalla questura in tutte le osterie, che hanno proibizione di accettarlo. Inoltre il limitare il numero delle osterie e delle rivendite al minuto, il vietarne l’apertura in vicinanza di scuole od officine, il punire non solo l’ubriaco, ma anche l’oste che lo ha fatto ubriacare, rendendo questo responsabile dei danni commessi dall’ubriaco — concetto in parte accolto dal nostro Codice (art. 489), ma non mai applicato — sono tutte disposizioni già attuate dallo spirito eminentemente pratico degli Anglo-Sassoni. In Svizzera la produzione e la vendita dell’alcool è in massima parte monopolio della Confederazione; in Svezia si è adottato il sistema di Gothemburg, che affida ad una Società di temperanza lo spaccio degli alcoolici, interessata, piuttosto che ad un incremento della vendita, ad una sua diminuzione, ed è proibita la loro vendita a credito. Ma più gioverà scendere veramente alla radice del male dell’alcoolismo, che è il bisogno dell’uomo incivilito di eccitare il cervello, sostituendo, come fanno gli Inglesi, colle sale da the, con spettacoli attraenti, specialmente festivi e a buon mercato, con i ricreatori festivi, stimoli più sani ed onesti a quelli dell’alcool.

2. Reati sessuali. — Il divorzio è un preventivo potente contro gli adulteri ed i reati sessuali; quando in Francia non v’era il divorzio, i maritati rei di veneficio di coniugi erano in proporzione maggiore dei celibi, come 45 a 30; in proporzione inferiore dopo l’introduzione del divorzio. Nei cli- stretti di razza tedesca dove mancava il divorzio si notavano delitti sessuali più numerosi. L’abolire l’obbligo del celibato per i preti diminuirebbe certo l’alto contributo ch’essi danno ai reati sessuali, che costituiscono, quasi esclusivamente, la loro criminalità; e inoltre l’escludere i fanciulli dai lavori delle miniere, il sostituire maestre ai maestri dei piccoli fanciulli, e, come s’è già accennato, una migliore distribuzione — specialmente nei, distretti agricoli — della prostituzione.
Truffe, furti, ecc. — Contro le truffe bancarie ed i reati di corruzione gioverebbero riforme sulla costituzione delle banche, sulla responsabilità degli azionisti, ed in generale dei pubblici ufficiali, un coraggioso discentramento, una maggiore libertà di stampa, che permettesse un più ampio e meno pericoloso sindacato, ecc. Riforme di maggior portata, interessanti cioè l’organismo stesso sociale, richiede la profilassi contro i delitti dovuti alla ricchezza ed alla povertà eccessive, occorrerebbero riforme nella legislazione del lavoro, modificandone secondo giustizia la durata ed il compenso, concedendo la partecipazione dei lavoratori agli utili, e come già nella savia Inghilterra si è fatto, la libertà completa degli scioperi, e accordi arbitrali tra padroni ed operai sia con tassazioni progressive, specie sui testamenti, con esenzione dei redditi minori da esse, con espropriazione di latifondi tenuti ora incolti o poco produttivi, con l’emigrazione bene organizzata e diretta alla colonizzazione permanente; e finalmente con una diffusa cooperazione ed una beneficenza pratica, giusta ed oculata, come quella che praticano gli Anglo-Sassoni, la quale è veramente diretta ad aiutare e a stimolare al lavoro, a rendere, insomma, feconda e mutua la Carità ed a servirsi, rispettandone così la fierezza, dell’opera del povero — invece di favorire l’ozio con una sterile ed avvilente elemosina, come fa troppo spesso la nostra conventuale carità latina. A Londra vi è veramente una rete fittissima di associazioni di mutuo soccorso, di beneficenza, di protezione dei fanciulli, ecc. (vedi appresso), che hanno efficacemente contribuito al meraviglioso fenomeno della diminuzione del delitto in Inghilterra.