L'osteria della posta/L'autore a chi legge
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L'AUTORE
A CHI LEGGE.
Si fa presentemente, come tu sai, una novella edizione completa di tutte le opere mie dal Pasquali2, ma questa non ti ha da trattenere, se ami le cose mie, dal provvederti di questi dieci volumi, chiamati nuovo Teatro, poichè ci vorrà del tempo prima che passino queste Commedie alla nuova edizione, non pubblicando con essa che quattro volumi all’anno, in ognuno de’ quali vi deve essere una Commedia non mai stampata.
Finisco la raccolta presente con una Commedia di un atto solo; ma che non manca di essere commedia intiera, in modo che non si potrebbe allungare volendo. Una simile ne avrai veduto nel tomo quarto della mia novella edizione3, e come il pubblico non si mostrò malcontento di quella, così mi lusingo non lo sarai tu di questa. Ti ringrazio. Lettore umanissimo, della bontà con cui mi leggi, e mi soffri. Non ti stancare di leggere, ch’io non mi stanco di scrivere, ed ora ci sono piucchè mai avvalorito e impegnato.
- ↑ La presente avvertenza uscì in lesta alla commedia nel t. X e ultimo del Nuovo Teatro Comico (Venezia, ed. Pitteri), il quale porta la data del 1763 e fu pubblicato nel principio del gennaio 1764.
- ↑ Il primo tomo delle Commedie di C. G. edite a Venezia dal Pasquali fu pubblicato nella state del 1761.
- ↑ Alludasi all’Avaro, che uscì l’anno 1762 nel t. IV dell’ed. Pasquali: v. vol. VIII della presente edizione.