L'altra libertà/Sezione prosa/Opere premiate/Stefano Di Cagno - Motivazione "Schiacciato"

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Autori vari - L'altra libertà (2009/2010/2011)
Sezione prosa - Stefano Di Cagno - Motivazione "Schiacciato"
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Il tono iniziale del racconto, lieve e irriverente, ricco di espressioni vicine al parlato giovanile partenopeo, non farebbe supporre il successivo sviluppo drammatico. Il ritmo si fa sempre più serrato man mano che l’autore ci fa immergere, concretamente, a oltre ottanta metri di profondità, in un mondo privo di luce, là dove si svolgono attività ad alto rischio e dove a separare la vita dalla morte sono solo una manciata di secondi e le miscele speciali dei respiratori. Il lettore è coinvolto sempre di più in un’atmosfera oppressiva e claustrofobica e si trova a condividere con il protagonista la folle paura di morire “schiacciato” fra il fondo fangoso e il peso del relitto che deve recuperare. L’abilità dello scrittore fa sì che la situazione precipiti all’improvviso per un imprevedibile evento catastrofico (un’eruzione vulcanica con conseguenti terremoto e maremoto), quando tutto faceva presupporre che il protagonista si sarebbe salvato. Tutto il racconto va letto, dunque, come una sorta di retrospettiva dall’al di là, come accadeva in un recente e fortunato film, American Beauty. Scritto in una prosa concisa ed essenziale, con una terminologia subacquea di capillare esattezza che fa presupporre, da parte dell’autore, una conoscenza diretta, il racconto si distingue per l’originalità e la precisione del referto.