L'altr'ier Dorinda mia mi fece muso
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Niccolò Forteguerri
I
L’altr’ier Dorinda mia mi fece muso;
Ier mi rispose freddamente, ed oggi
Non è giù in Pian, ma di Silvin ne’ poggi.
Cose insolite tutte, e fuor dell’uso.
5Vanne, Menalca, a lei, e tralla giuso
Al consueto rio; e fa che sloggi
Di là, dove Silvin numera a moggi
Ghiande e castagne, ond’io non sia deluso.
Molto ella m’ama, il so, e ancor tu ’l sai:
10Ma che non fan ricchezze, e non han fatto?
Esse sole han di Amor più forza assai.
Però corrine a lei, corrine ratto,
Pria che Silvin la invogli di quei rai,
Che spande l’oro, e sia il mio amor disfatto.