L'aes grave del Museo Kircheriano/Classe I. - III. C. IV.

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Tavola III. C.

Parte sinistra


N. 3., 7. Trienti. Tranne lo stile e la Minerva rivolta costantemente a destra, co’ capelli che le scendono dietro al collo e le quattro palle disposte sopra la visiera, Questi trienti coniati non differiscono dai fusi. Quello del n. 7, benché minore di peso, è più ampio nella superficie, e anche migliore dalla parte dello stile. L’epigrafe ROMA, come in tutte l’altre di questa tavola, è sempre scolpita nel rovescio ora sotto, ora sopra la nave.

N. 4. 8. Quadranti. Si distinguono da’ fusi per lo stile, per la testa che qui è sempre rivolta a destra e per l’epigrafe.

N. 1. 5. 9. 11. Sestanti. Le diversità di questi sestanti coniati da’ fusi consistono nel pileo allacciato sempre a modo di diadema dietro la nucca, nella clamide che si dà alquanto a vedere all’estremità del collo di Mercurio sotto i n. 5 e 9, nella clava scolpita sul ponte della nave al n. 1, e nella spiga sovraposta all’epigrafe al n. 11.

N. 2. 6. 10. 12. Oncie. La clava sul ponte della nave e la spiga sopra l’epigrafe si vede in alcune di queste oncie come ne’ sestanti : la testa del n. 2. si diparte all’altre, in quanto è rivolta a sinistra : intorno al collo de’ n. 40. e 12. v’è un indizio piutosto di sottile tunica, che di collana.

Parte destra.


Questa seconda mezza tavola rappresenta tre serie intere di moneta coniata in diversa proporzione rispetto alla grandezza e al peso, e in diversi tempi. Accade qui ciò che si è veduto nelle fuse, che lo stile peggiora a misura che il peso diminuisce e il tempo s’ abbassa.

Tavola IV.


N. 1. Asse. Testa di dea rivolta a destra, ricca di capelli che intrecciati [p. 20 modifica]le corrono intorno la fronte, le scendono da amendue i lati fino alla spalla, da dove ripiegandosi risalgono al capo: l’elmo che in parte la copre è fornito d’ampia gronda, di cresta che imita quella del gallo, e di mitra a doppia striscia in luogo di visiera: ma la singolarità più rimarchevole è la sommità dell’elmo che viene a terminare incurvandosi nella maniera stessa del pileo frigio. )( La medesima testa rivolta a sinistra.

N. 2. Semisse. Testa d’eroe guerriero rivolta a destra coperta d’elmo sormontato da cimiero con cresta a crini di cavallo: sotto il collo una S retrograda segna le sei oncie. )( La testa medesima rivolta a sinistra, e sotto il collo la S diretta.

N. 3. Triente. Fulmine a dieci raggi, nella cui triplice diversità potrebbesi riconoscere simboleggiata la furia del vento, dell’acqua e del fuoco: due da un lato e due dall’altro del fulmine le quattro palle che indicano le quattr’oncie del triente. )( L’impronta del diritto senza varietà d’alcuna sorte.

N. 4. Quadrante. Palma di mano destra con le dita aperte: a sinistra le palle delle tre oncie. )( Palma di mano sinistra al modo stesso della destra, e lungo il dito mignolo il segno del quadrante.

N. 5. Sestante, Parte interna e concava di quella conchiglia bivalva che tien tuttora l’antico nome di pettine. )( Parte esterna e convessa della medesima conchiglia, a’ lati della cui cerniera le due palle indicano il valore del sestante.

N. 6. Oncia. La faccia concava d’un astragalo o talo. )( La faccia convessa del medesimo astragalo. Il segno dell’oncia manca al diritto e al rovescio di quest’esemplare, quantunque in altri si truovi ora alla sinistra della parte convessa dell’astragalo come in 6. A., ora alla destra come in 6. B.

N. 7. Semoncia. Ghianda di quercia entro il suo calice, su la cui destra la S arcaica e retrograda indica il valore della mezz’oncia. )( La stessa ghianda col segno diretto della mezz’oncia su la sinistra.