L'Acquettino
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Incomincia il libro composto pel savio ed esimio poeta messer Giovanni da Prato nominato l’Acquettino ecc.
Proemio.
Placata deità, che contro a Tebe
l’ira per Semelè concetta mostrasti,
quella annullando e convertendo in glebe;
dopo la qual ruina, gli occhi casti
5non sofferendo la sdegnosa noia,
per due fiate quel sangue abbassasti,
Elion comburendo e la gran Troia;
e, non contenta, le reliquie degne
in mar tentasti con contraria gioia:
10ma, dissipate già le voglie pregne,
aconsentisti che ’l piatoso Enea
in Italia fermasse l’alte insegne!