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Giosuè Carducci - Juvenilia (1850)
Libro I - Te gridi vil quei che piegò la scema
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Te gridi vil quei che piegò la scema
Alma sotto ogni danno ed a l’ostile
Possa adulò, pago a cessar l’estrema
4Liberatrice d’ogni cor gentile:
Te gridi vile il mondo, il mondo vile
Che muor di febbre su le piume, e trema,
Pur franto da la lunga età senile,
8In conspetto a la sacra ora suprema.
Ben te, o fratel, di ricordanza pia
Proseguirà qual cor senta i funesti
11Regni del fato e il viver nostro orrendo.
Te che di sangue spazïosa via
A l’indignato spirito schiudesti,
14Giovinetto a la morte sorridendo.