Italia - 9 maggio 1936, Discorso di proclamazione dell'Impero

Benito Mussolini

1936 Discorsi Discorso di proclamazione dell'Impero Intestazione 27 giugno 2013 75% Generale

UFFICIALI! SOTTUFFICIALI! GREGARI DI TUTTE LE FORZE ARMATE DELLO STATO, IN AFFRICA E IN ITALIA! CAMICIE NERE DELLA RIVOLUZIONE! ITALIANI E ITALIANE IN PATRIA E NEL MONDO! ASCOLTATE!

CON LE DECISIONI CHE FRA POCHI ISTANTI CONOSCERETE E CHE FURONO ACCLAMATE DAL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO, UN GRANDE EVENTO SI COMPIE: VIENE SUGGELLATO IL DESTINO DELL’ETIOPIA, OGGI, 9 MAGGIO, XIV ANNO DELL’ERA FASCISTA.

TUTTI I NODI FURONO TAGLIATI DALLA NOSTRA SPADA LUCENTE E LA VITTORIA AFRICANA RESTA NELLA STORIA DELLA PATRIA, INTEGRA E PURA, COME I LEGIONARI CADUTI E SUPERSTITI LA SOGNAVANO E LA VOLEVANO. L’ITALIA HA FINALMENTE IL SUO IMPERO, IMPERO FASCISTA, PERCHÉ PORTA I SEGNI INDISTRUTTIBILI DELLA VOLONTÀ E DELLA POTENZA DEL LITTORIO ROMANO, PERCHÉ QUESTA È LA META VERSO LA QUALE DURANTE QUATTORDICI ANNI FURONO SOLLECITATE LE ENERGIE PROROMPENTI E DISCIPLINATE DELLE GIOVANI, GAGLIARDE GENERAZIONI ITALIANE. IMPERO DI PACE PERCHÉ L’ITALIA VUOLE LA PACE PER SÉ E PER TUTTI E SI DECIDE ALLA GUERRA SOLTANTO QUANDO VI È FORZATA DA IMPERIOSE, INCOERCIBILI NECESSITÀ DI VITA. IMPERO DI CIVILTÀ E DI UMANITÀ PER TUTTE LE POPOLAZIONI DELL’ETIOPIA.

QUESTO È NELLA TRADIZIONE DI ROMA, CHE, DOPO AVER VINTO, ASSOCIAVA I POPOLI AL SUO DESTINO. ECCO LA LEGGE, O ITALIANI, CHE CHIUDE UN PERIODO DELLA NOSTRA STORIA E NE APRE UN ALTRO COME UN IMMENSO VARCO APERTO SU TUTTE LE POSSIBILITÀ DEL FUTURO:

1º) I TERRITORI E LE GENTI CHE APPARTENEVANO ALL’IMPERO DI ETIOPIA SONO POSTI SOTTO LA SOVRANITÀ PIENA E INTERA DEL REGNO D’ITALIA.

2º) IL TITOLO DI IMPERATORE D’ETIOPIA VIENE ASSUNTO PER SÉ E PER I SUOI SUCCESSORI DAL RE D’ITALIA.


UFFICIALI! SOTTUFFICIALI! GREGARI DI TUTTE LE FORZE ARMATE DELLO STATO, IN AFFRICA E IN ITALIA! CAMICIE NERE! ITALIANI E ITALIANE!

IL POPOLO ITALIANO HA CREATO COL SUO SANGUE L’IMPERO. LO FECONDERÀ COL SUO LAVORO E LO DIFENDERÀ CONTRO CHIUNQUE CON LE SUE ARMI.

IN QUESTA CERTEZZA SUPREMA, LEVATE IN ALTO O LEGIONARI, LE INSEGNE, IL FERRO E I CUORI A SALUTARE, DOPO QUINDICI SECOLI, LA RIAPPARIZIONE DELL’IMPERO SUI COLLI FATALI DI ROMA.

NE SARETE VOI DEGNI? (La folla prorompe in un formidabile: «sì!»)

QUESTO GRIDO È COME UN GIURAMENTO SACRO, CHE VI IMPEGNA DINANZI A DIO E DINANZI AGLI UOMINI, PER LA VITA E PER LA MORTE!

CAMICIE NERE, LEGIONARI, SALUTO AL RE!