Cesira

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Il volontario Che importa

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CESIRA

Deh non voler che in tenebre
     Muoia la tua bellezza,
     Guai se del casto soglio
     Tu perderai l’altezza!...



Cesira, deh dimmi perchè sul bel viso
     Regnar non vedo l’usato sorriso?
     3Qual cupo dolore risplende nel guardo
     Che al suolo tu fissi mestissimo e tardo!
          Perchè tal tristezza, perchè tal dolore,
          6Nei candidi giorni di gioia e d’amore?

Eppur l’auree stoffe, di vaghi smanigli
     La snella persona ricopri ed abbigli....
     9E se della danza nel vortice giri
     Qual avvi mortale che te non ammiri?
          Eppure di pianto è pregno il tuo ciglio....
          12Hai forse perduto un candido giglio?...

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Quel fiore leggiadro che accresce bellezza
     D’età giovanile a balda vaghezza,
     15Che adorna i pensieri più puri e modesti,
     Quel candido fiore perduto l’avresti?
          Di pianto più sempre si cuopre il tuo ciglio,
          18Perduto hai di certo il candido giglio!

O povera! O degna d’immenso compianto,
     Sei priva del pregio più bello e più santo!
     21I dì sempre mesti trarrai nel dolore,
     La perdita amara piangendo del fiore
          Del fiore più vago che adorni la testa
          24Angelica e pura di vergine mesta!