Isaotta Guttadauro/Sonetti delle Fate/Grasinda
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Gabriele D'Annunzio - Isaotta Guttadàuro (1886)
Grasinda
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GRASINDA
Dorme Grasinda in mezzo a’ suoi tesori,
ove l’incanto un sonno alto le impose.
E l’intima dolcezza de le cose
ver lei migra in assai vaghi romori.
Fremono a torno li alberi canori,
da la grande armonia piovendo rose
quasi che per virtù misteriose
si rispandano i suoni in rari fiori.
Lento il corpo ne ’l sonno a ’l ritmo cede:
compongonsi le membra agili in arco
e prendon forma di lunata lira.
Si tendono le chiome argute al piede
facendo strano a’ due pollici incarco;
e su tal corda l’anima sospira.