Io vidi un dì, che in luminosa vesta
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Cotta
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Io vidi un dì, che in luminosa vesta
Dal soglio eterno il sommo Dio scendea,
E foco struggitor d’ampia foresta
Il suo chiaro sembiante a me parea.
5Torbido nembo, e fiera atra tempesta
Orribilmente intorno a lui fremea,
Mentre dal Cielo in un sol passo in questa
Così lontana terra ei discendea.
Qual arbor trionfal, che d’anni carco
10Stassi di Libia in sul terren fecondo,
E cede sotto il glorioso incarco:
Tal del piede divino al grave ponde
L’eterne sfere si piegaro in arco,
E s’incurvaro i Portator del Mondo.