Io so, che quando morte avrà già spento
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Paolo Antonio Del Negro
IV
Io so, che quando morte avrà già spento
Mio fuoco, e sparso il cenere infelice,
Vivrò spirto immortal vita felice,
Se pur coll’opre al mio destin consenso.
5Pur m’ingombra talor d’alto spavento
Un funesto pensier, ch’al cuor mi dice:
Come fia svelta mai da sua radice
Nostr’alma senza grave aspro tormento?
Com’andrà lieta in parte, onde ritorno
10Non fè di tanti un sol, ch’a noi ridica
Quale il sentiero sia, quale il soggiorno?
Porgimi, o santa Fè, la mano amica,
E tu mi guida, che non veggio intorno
Se non la nebbia della colpa antica.