Io prego Te, che per le antiche selve
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Questo testo fa parte della raccolta Odi di Anacreonte
A DIANA 1
Io prego Te, che per le antiche selve
I cervi rapidissimi saetti,
Bionda figlia di Giove,
Dominatrice de le agresti belve,
Artemide: qui dove
S’ingorgan l’acque del Letèo, discendi:
Tutte qui son dell’avvenir pensose
Le menti, e di paura ingombri i petti;
A noi volgi pietose
Le luci, o Dea; questi che in cura prendi
Cittadini non han spirto feroce,
Qui non è muta di pietà la voce.
M.
FINE DELLE ODI DI ANACREONTE
Note
- ↑ Pensarono alcuni, che Anacreonte componesse quest’Inno a Diana, allorchè Policrate, signore di Samo, fu ucciso in Magnesia da Orete, persiano, Governatore di Sardi.