Io già non t'offro indiche gemme ed oro
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I
Io già non t’offro indiche gemme ed oro,
Che ricca sorte il Cielo a me non diede;
Ma t’offro eterno amore, eterna fede,
E di carmi immortali ampio tesoro.
5Questi sempre vivranno; e tu per loro,
Cintia n’andrai di chiara fama erede;
E di quella beltà, che in te risiede,
Il grido udrassi ognor dall’Indo al Moro:
Al par di quello della bella Argiva,
10E di mill’altre più famose e mille
Fia, che ’l tuo nome eternamente viva.
Nè già bramo da te, che a mie faville
Arda il tuo cuor: ma sol, che acerba e schiva
Non mi celi il fulgor di tue pupille.