Io fui 'n su l'alto e 'n sul beato monte
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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
Io fui ’n su l’alto e ’n sul beato monte,
Ove adorai baciando il santo sasso,
E caddi ’n su quella pietra, ohimè lasso!,
Ove l’Onesta pose la sua fronte
5E ch’ella chiuse. d’ogni virtù ’l fonte.
Quel giorno che di morte acerbo passo
Fece la donna dello mio cor lasso,
Già piena tutta d’adornezze conte.
Quivi chiamai a questa guisa Amore
10— Dolce mio dio, fa’ che quinci mi traggia
La morte a se, che qui giace il mio core. —
Ma poi che non m’intese il mio signore.
Mi dipartii pur chiamando Selvaggia;
L’alpe passai con voce di dolore.