Giulio Cesare Croce

1623 Enigmistica letteratura Indovinello nuovo Intestazione 6 giugno 2008 75% Enigmistica

INDOVINELLO NVOVO
Doue si contiene diuersi e
varij sogetti da indouinare,
Per trastullarsi in compagnia.
Cosa molto ridicolosa per dar piacere
in ogni conuito.


QVal'è quella cosa che si nega nell'acqua e poi si manda al fuoco.

Il pane.


Qual'è quella cosa che hà bocca, e non parla, e si fa sentire.

Il necessario.


Qual'è quella cosa, che non parla, e ci fa intender'il tutto.

I libri.


Qual'è quella cosa, che camina in un'hora mille miglia.

I sogni.


Qual'è quella cosa, che morde più senza denti, che con li denti.

Le forbici del sartore.


Qual'è quella cosa, che mostra à gli altri quel che non si mostra à lui.

Il specchio.


Qual'è quella cosa, che si vede, e mai non si può prendere.

L'ombra.


Qual'è quella cosa, che par amor suo fù battuta sua madre, e cotta non si mangia, e trouasi per ogni conuito.

La tovaglia.


Qual'è quella cosa, che hà le budelle fuora del suo corpo.

Il liuto.


Qual'è quella cosa, che fa, che altri fan l'amore, & lei non lo sà fare.

La sella.


Qual'è quella cosa, ch’ogni persona ne vuole in tauola, & sua madre lo disfà.

Il sale.


Qual'è quella cosa, c'hà gli occhi, e non gli vede, non ha piedi, e camina.

La botte.


Qual'è quella cosa, che muor cantando.

La cicala.


Qual'è quell'animale, che vola senz'ale.

Il ragno.


Qual'è quella cosa, che quanto più glie n'è, manco se ne vede.

Il scuro, ouer il buio.


Da che tempo dell'anno vanno più i becchi alla frasca.

Il mese di Maggio.


Qual fù il primo, che cagò in mare.

Il culo.


Che si taglia prima del capone.

La pelle.


Qual'è la maggior cosa, che faccia il villano in tutto l'anno.

Il pagliaro.


Qual'è quell'animale, che si scortica se stesso, e non muore.

La serpe.


Da che tempo hà più penne la gallina addosso.

Quando il gallo gli è sopra.


Che vuol dire, che il cane alza la gamba quando che'l pissa.

Perche hà paura, che 'l muro gli caschi adosso.


Perche cosa il cane sen và dietro il patrone.

Perche non và dinanzi.


Perche cosa il cane mena la coda, quando vede il suo patrone.

Perche non hà beretta da cauarsi.


Perche cosa i cani rosegano volontieri gli ossi.

Perche non gli possono ingiottir'intieri.


Perche causa gli asini raggiano sempre più il mese di Maggio, che d'altro tempo.

Perche non sono morti il mese d'Aprile.


Qual'è quella cosa, che non si troua al mondo se non di cotta.

La poina.


Qual'è quella cosa, che tiene vn boccone di carne viua in bocca.

Il guanto.


Da che tempo dell'anno le donne hanno più busi sotto i panni.

Quando vanno per le stopie.


Qual'è quella cosa, che stà in cinque rami, se la casca perde l'anima, & il corpo.

Il bicchiero, quando lo tieni in mano.


Qual'è quella cosa, che quanto gli è più caldo egli è più fresco.

Il pane.


Qual'è il miglior frutto che si mãgia.

Il fico.


Qual'è quell'animale, che mangia, e mai non beue.

Tutti gli vccelli dal becco storto.


Qual'è quella cosa, che non si può tagliare, nè sfendere.

Il petto.


Qual'è quell'animale, che camina senza piedi.

La serpe.


Qual'è quella cosa, che cruda è maschio, & cotta è femina.

La calcina.


Qual'è quella cosa, che fin ch'è giovane è femmina, come poi è vecchia diuenta maschio.

La granata, ouer scopa.


Qual'è quella cosa, c'hà pelle, e non è animale, hà corona, e non è Regina, & ha cinque ossi nel suo ventre.

La nespola.


Qual'è quel paese, che 'l Re porta la mazza, e suo figliuol l'ammazza.

Il gioco di trapola.


Qual'è quella cosa, l'è vn che và per il mondo attorno, e non porta arma alcuna, e tu non sai ch'il sia, e fà tremare chi troua per via.

Il vento.


Qual'è quella cosa, c'hora piace, hora dispiace, e corre più che cauallo sfrenato.

Il Sole.


Qual'è quella cosa, c'hor'è chiara, hor'è scura, e non stà mai due giorni à vna misura.

La Luna, c'hora cresce, hora calla.


Qual'è quella cosa, vna figlia diuenta padre, e non mangia, & vestesi di lino.

La farina.


Qual è quella cosa, che nacque quando nacque sua madre.

La morte.


Qual'è quella cosa, che non è viua, e se gli dà da filare.

La rocca.


Qual'è quella cosa, che se ne troua per tutto il mondo.

La terra.


Qual'è quella cosa, che hà collo, & non hà capo, ha corpo & non hà schiena, & hà piede, e non hà gambe.

L'inghistara.


Qual'è quella cosa, che si vede più da lontano che d'appresso.

La nebbia.


Qual'è quella cosa, che quanto più si caua, tanto più cresce.

La busa.


Qual'è quella cosa, che si dà à gli huomini, che son più grossi.

La camisa larga.


Qual'è quella cosa,, che se tu gli caui gli occhi, all'hora gli vedrai meglio.

La maschera.


Qual'è quella cosa, che hauendola tu, non la puoi dare ad altri.

La morte.


Qual'è quella cosa, ch'è mal farla, & non è peccato alcuno.

Pissar nel letto.


Qual'è quella cosa, che quando è pregna salta più forte.

La balla del vento.


Qual'è quella cosa, che quando tu l’hai la vai cercando, e non la vorresti trouare.

Il pedocchio.


Qual'è quella cosa, che colui che la fà non ne ha bisogno alcuno, e colui che la fà fare manco la vuol per lui, e colui per chi è fatta non ne sà cosa alcuna.

La cassa da morto.


Qual'è quella cosa, grande e grosso lo vorria, tra le gambe mel metteria, dritto, dritto vorrei, che andasse, e che mai non scapuzzasse.

Il cauallo.


Qual'è quella cosa, che è sempre mole, e sciutta à vn tempo.

Le molette dal fuoco.


Qual'è quel pomo, che quando che si fà non si può toccare, e quando che è fatto non è buono da mangiare.

Il pomo del pugnale.


Qual'è quella cosa, che di cruda non se ne troua, e di cotta non se ne mangia.

La cenere.


Qual'è quella cosa, che è tua propria, ma io l'adopero più di te.

Il nome tuo.


Quali sono quelle due cauerne, che il giorno in esse tu dimori, e la notte ti fan la guardia quando dormi.

Le tue scarpe.


Qual'è quella cosa, che si strascina dietro le budelle.

La gucchia da cucire.


Qual'è quella cosa, sotto la pietra piatta gli stà la mutta nata, sorda che non sente, e lei chiama la gente.

La campana.


Quali sono le armi delle donne.

La rocca, e le pianelle.


Come faresti à difenderti da molti huomini armati, e tu con vna spada, e vna rotella.

Entra nel destro con la rotella in capo.


Che vuol dire, che la mula tiene la spiuma alla bocca.

Perche non hà fazzoletto da nettarsi.


Quando si vuol'honorar’vn forastiero, che si fa.

Metti vna pezza netta al destro.


Longa longagna, che corre per campagna con tre penne al cul.

La frezza.


Campo bianco, e semenza negra, doi la guarda, e cinque la mena.

La penna da scriuere.


Qual'è quell'vccello, che s'assomiglia più all'oca.

L'ocone.


Che cosa vuol dire, quando dai vna bastonata à vn cane, che ti mostra i denti.

Vuol dire, che ti morsicarà vn'altra volta.


Perche si dice lascia stare il can, che dorme.

Perche il non offender niuno è la più bella cosa, che sia al mondo.


IL FINE.