In quella età, che al giuoco intenta e al riso
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Caraccio
II
In quella età, che al giuoco intenta e al riso,
Liberi d’ogni cura i vanni scuote,
lo vidi Amor con spesse e varie rote
Volar, qual’ape, intorno ad un bel viso.
5Ed or restarsi in fra due poma assiso
Del petto, che oscurar l’avorio puote,
Or sopra i fior delle vermiglie gote
Pascersi d’uno sguardo, o d’un sorriso.
Io con desir pur fanciullesco e vano,
10Tanto il tracciai d’uno in un’altro errore,
Che per un’ala alfin mi venne in mano.
Mi avvidi allor di quel, che fosse Amore;
Che nel pigliarlo, ei m’impiagò la mano,
Ma dalla mani corse il veleno al core.