In morte di bella donna
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Vezzosa Lesbia la tua sorte estrema
è tua, ma in altri è passeggier dolore:
chi di morte in te vede aspro rigore
4sul proprio fato inorridisce, e trema.
E se v'è alcun, che solitario gema,
cerca gli affanni d'alleviar nel core;
natura appresta insolito vigore,
8se l'eccesso del duolo un'alma prema.
E come il solco, che nell'onda imprime
nel suo passaggio rapido naviglio,
11sparisce, e torna nelle forme prime;
Così mestizia sull'altrui periglio
per pochi istanti il fido amico opprime,
14ch' è il fuggir tetre idèe comun consiglio.