Iliade (Monti)/Avvertimento degli editori
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AVVERTIMENTO
DEGLI
EDITORI1
Nel riprodurre co’ nostri torchi questa classica traduzione che, ora sono dieci anni2, riempì un vóto che rimaneva nell’italiana letteratura, abbiamo la compiacenza di darla con varie correzioni dell’autore, le quali rendono la nostra edizione più perfetta delle antecedenti, e sempre maggiormente preziosa la fatica del sig. cav. Monti. Nella seconda edizione3 egli avvertiva il lettore di aver fatti all’opera sua molti cangiamenti e di non lieve importanza, risguardanti altri la rigorosa fedeltà dei concetti, altri la più lodevole interpretazione del testo, altrì finalmente lo stile. Professavasi poi candidamente debitore di molti utili schiarimenti al ch. cav. Luigi Lamberti, al sommo luminare delle archeologiche dottrine Ennio Quirino Visconti, ed all’esimio corcirese sig. cav. Mustoxidi, la cui penna elegante va presentemente porgendo italiana vita ad Erodoto. Ora le Osservazioni del Visconti furono date in luce nel giornale letterario che pubblicavasi tra noi col titolo di Ape italiana, e lo saranno nuovamente nel corpo delle Opere del medesimo Visconti, delle quali qui stesso proseguesi l’edizione; quelle del signor Mustoxidi compariranno in breve tra’ suoi Opuscoli che si stanno stampando in questa nostra città4. Ognuno pertanto potrà in esse accertarsi delle cure poste dall’illustre Traduttore, onde conseguire quell’estrema fedeltà al testo cui è dato arrivare, poiché il Monti medesimo chiese ed ottenne quelle minute ed imparziali censure del suo lavoro, e riformò così nella seconda come in questa edizione i luoghi indicatigli da’ suoi dottissimi amici, ovunque almeno la propria coscienza non gli persuase alcuna volta di attenersi alla sua primitiva lezione. Chi poi bramasse di vedere francheggiato l’universale consenso dei dotti sui pregi dell’Iliade italiana dal giudizio sincero ed inappellabile di due tali, l’uno de’ quali non ebbe pari nella scienza dell’antichità e delle lingue dotte, e l’altro, greco di nazione, è di quel valore che tutti sanno nella erudizione e nella conoscenza della greca favella, ricorra alle lettere che precedono le Osservazioni citate.
Per quanto fu da noi, nulla trascurammo perchè nitida ed accurata riuscisse la stampa di una versione che dal Visconti fu giustamente paragonata a quella dell’Eneide per Annibal Caro, alla quale è però nella fedeltà superiore, come l’agguaglia nella maestria dello stile, e che il Mustoxidi riguarda qual prezioso anello che unisce la letteratura italiana alla greca. Per comodo poi de’ leggitori aggiugnemmo a ciascun libro gli Argomenti scritti espressamente da un riguardevole ed erudito nostro concittadino, la cui modestia ci vieta di palesarne il nome.
Note
- ↑ Ristampiamo quest’Avvertimento tal quale fu da noi premesso alla nostra edizione dell’anno 1820. Vuolsi però aggiungere che anche la presente è dall’illustre Traduttore approvata, e ch’egli nel rivederla ha fatto di nuovo qualche cambiamento nel suo lavoro. Per maggior comodo degli amatori d’Omero l’abbiamo poi corredata di un Indice copiosissimo delle cose notabili dell’Iliade. E già il Lettore si sarà accorto che nel frontispizio noi chiamiamo quarta quest’edizione solamente in ordine a quelle fatte con approvazione e sotto gli occhi del sig. cav. Monti; giacchè vanno prive di questo vantaggio tutte le altre, che, innanzi e dopo la nostra sopr’accennata, furono eseguile a Napoli ed in Toscana.
- ↑ La prima edizione fu fatta in Brescia nel 1810.
- ↑ Milano, dalla Stamperia Reale, 1812.
- ↑ Furono pubblicati di fatto nel 1821 col titolo di Prose varie del cavaliere Andrea Mustoxidi corcirese, con aggiunta d'alcuni versi. Milano, in 8.°