Il vespaio stuzzicato/Ch'è vana per il più l'opinione dell'honore
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Dario Varotari - Il vespaio stuzzicato (1671)
Ch'è vana per il più l'opinione dell'honore
Sonetto 8
Sonetto 8
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Ch’è vana per il più l’opinione dell’honore.
PArla d’honore il Mondo, e dà tal’hora
Nome d’honore al disonore istesso:
E ciò, che in se biasmo non hà, ben spesso
4Torto giudicio infama, e dishonora.
Ciò, ch’uso non ammette, il Mondo ancora,
Bench’util sia, vuol che non venga ammesso:
E la mercè negata, e l’interesso,
8L’usura, il gioco, e l’Adulterio honora.
Misera humanità, quanto sei stolta!
E vorrai de l’insania, e del furore
11Frà le tenebre ogn’hor viver sepolta?
Disingannati al fine, esci d’errore,
E ben vedrai, se gli occhi apri una volta,
14Che sol retto voler degno è d’honore.