Il piú mi dona e mi contende il meno
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi
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sul medesimo soggetto
Il piú mi dona e mi contende il meno
questa crudel, che del giardin d’Amore
mi nega il frutto e mi contende il fiore,
posto a’ desir sul maggior corso il freno.
Desta la voglia e non l’appaga a pieno,
tempra la fiamma e non spegne l’ardore,
m’alletta il senso e non mi sazia il core,
m’accoglie in braccio e non mi vuole in seno.
Oh spietata pietá, fiera bellezza,
per cui more il piacere, in fasce ucciso,
a pena nato, in grembo a la dolcezza!
Cosí congiunto a lei, da lei diviso,
povero possessor d’alta ricchezza
Tantalo fatto sono in paradiso.