Il milione (Laterza,1912)/XVI
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XVI (XXII)
Della grande Ermenia.
La grande Ermenia si è una grande provincia; e nel cominciamento è una cittá c’ ha nome Arzinga, ove si fa il migliore bucherame del mondo. Ivi è la piú bella bambagia del mondo e la migliore. Quivi ha molte cittadi e castella; e la piú nobile cittá è Arzinga, e hae arcivescovo. L’altre sono Arziron e Arzici. Ella è molto grande provincia. Quivi dimora la state tutto il bestiame di tarteri del levante, per la buona pastura che v’è; di verno non vi istanno per lo grande freddo che v’è, che non vi camperebbono le loro bestie. Ancora vi dico che in questa grande Ermenia è l’arca di Noè, in su una grande montagna,1 negli confini di mezzodí inverso lo levante, presso al reame che si chiama Mosul, che sono cristiani, che sono iacopini e nestorini, delli quali diremo innanzi. Di verso tramontana confina2 con Giorges: e in questo confine è una fontana, ove surge tanto olio in tanta abbondanza, che cento navi se ne caricherebbono alla volta; ma egli non è buono da mangiare, ma si da ardere; è buono da rogna e ad altre cose; e vengono gli uomini molto dalla lunga per questo olio, e per tutta quella contrada non s’arde altro olio. Or lasciamo della grande Ermenia, e conteremo della provincia di Giorges.