Il milione (Laterza,1912)/VII
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VII (xiii)
Come gli due fratelli vanno al papa.
Quando gli due fratelli vennoro ad Acri, lo papa chiamato fece loro grande onore, e ricevetteli graziosamente, e diede loro due frati,1 di quegli del monte del Carmine, i piue savi che fossono in quel paese — l’uno avea nome frate Niccolaio2 da Vinegia, e l’altro frate Guiglielmo da Tripoli, — e che dovessono andare con loro al Gran Cane; e diede loro lettere e privilegi, e inpuose loro l’ambasciata che voleva che faciessono al Gran Cane. Data la sua benedizione a questi cinque, cioè agli due frati e agli due fratelli e a Marco figliuolo di messer Niccolò, partironsi da Acri e vennoro a Layas. Come quivi furono giunti, uno che avea nome Bondoc Daire (Bendocquedar), soldano di Bambellonia,3 venne con grande oste sopra quella contrada, e facciendo grande guerra. Per la qual cosa li due frati ebbero paura di andare piue innanzi, e diedero le carte e brivilegi agli due fratelli, e non andarono piú oltre: e andaronsene4 al signore del tempio quegli due frati.