Il mestiere di vivere/Nota al testo
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Nota al testo.
Il diario di Pavese è stato trovato alla morte dell’autore tra le sue carte in una sbiadita cartella verde, su cui è scritto a matita rossa e blu: «Il Mestiere | di | Vivere | di | Cesare Pavese».
Esso è costituito da fogli sciolti, numerati, manoscritti (tranne quattordici pagine dattiloscritte che vanno dal 20 maggio al 30 settembre 1940), a penna e qualche volta a matita, quasi sempre con cancellature e correzioni come in una prima stesura, e talora con correzioni a matita o d’inchiostro diverso, evidentemente successive al tempo della stesura.
Su una pagina bianca, messa da Pavese a mo’ di frontespizio certamente negli ultimi suoi giorni di vita, è scritto: «1935-1950 | il mestiere di vivere | di Ce. Pavese».
Una pagina porta un indice che annota gli anni, le città e il numero delle pagine, fino al 1949.
La presente edizione segue il testo della prima, pubblicata nei 1952. Essa riproduceva integralmente il manoscritto originale, con poche brevi omissioni che l’editore ha creduto di dover apportare dove il contenuto è troppo intimo o scottante o dove si tratta di questioni private di persone viventi. Questi tagli sono indicati, in questa come nelle edizioni precedenti, con puntini di sospensione entro parentesi quadra; la presente edizione specifica in nota quante righe del manoscritto sono state omesse ogni volta. Alcuni nomi di persona sono stati sostituiti con asterischi o iniziali, nella prima edizione come in questa. In questa edizione sono state aggiunte alcune note.