Il giornalino di Gian Burrasca/18 novembre
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Le bambine, in generale, sono dei veri tormenti, e non somigliano punto a noi ragazzi. Ora ne verrà una in casa nostra a passare una settimana, e mi ci vorrà una bella pazienza...
Ma la mamma, se sarò buono, mi ha promesso di regalarmi una bicicletta e io farò il possibile per dimostrarmi gentile con questa bambina che, a quanto ho sentito, deve arrivare domani.
È questa la sesta volta a far poco che mi promettono un velocipede, e, pare impossibile, tutte le volte è successo qualche cosa che mi ha impedito di averlo. Speriamo che questa sia la buona!
La bambina che si aspetta è una nipotina dell’avvocato Maralli, il quale ha scritto a una certa signora Merope Castelli, che è una sua sorella maritata a Bologna, di venire qui con la figlia per conoscere la sua futura cognata che sarebbe la mia sorella Virginia.
Ormai pare che per lo sposalizio tutto sia concluso, e tanto la mamma che l’Ada, iersera, dopo una gran predica fatta dal babbo, hanno finito con l’acconsentire.