Il corsaro/Canto I/V
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V.
Và la cara novella, e d’ogni intorno140
Corre il popolo, e affollasi: n’udresti
Il rombo de le voci, e l’ebro riso,
Ed i femminei più gentili accenti,
E ogni labbro invocar, mariti, amici,
E fratelli, ed amanti. «Oh, son’ei salvi?145
» Quel ch’avvenne non dite; ove de’ flutti
» L’ira più freme, u’la battaglia rugge
» Fur prodi, e chi nol’ sa? ma i volti amati
» Rivedrem noi? Udremgli noi? Deh, venga
» Chi è vivo; venga a dileguar da l’occhio150
» Il dubbio crudo, i palpitanti cuori
» A confortar, con inatteso amplesso!...»—