Il cavallarizzo/Libro 1/Capitolo 19

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Cap. 19. Del cervello.


Questo capitolo del cervello farebbe anch’esso un gran volume, quando noi volessimo ragionarne diffusamente; ma perche la intentione mia è di restringermi quanto più posso, lasciaremo da parte molte cose di dire, le quali ancor che fusseno molto curiose, & non fuor di proposito, come sarebbe à dire delle parti, principali del cervello, che sono tre: intelligentie, over apprensioni, giudicio, & memoria; Et le tre cose che dalle tre suddette partiscono sono apprese cioè prestezza & tardezza, che appartengono alla intelligentia apprensiva; facilità & difficoltà partinenti al giudicio; stabilità, & mobilità, che alla memoria si attribuiscono; come sarebbe anco à dire dove si causi la durezza, & la morbidezza del cervello, la calidità & la freddezza sua; & starvi à dire anco distintamente gl’effetti di queste & di quelle, le quai cose ancor che parano necessarie, nondimeno si pò fare senza dilattarsi in esse. Et però solo attenderò à dirvi, che così come il cervello de gl’homini non deve essere troppo caldo, perche causa instabilità; ne troppo freddo perche causa durezza, & à un certo modo ostinatione, ma deve essere temperato à voler essere bono; così anco i cavalli lo deveno havere; perche se il cavallo lo haverà caldo ancor che sarà docile, & imparerà presto quello che se le insegnerà dal suo maestro; & domatore; nondimeno si muterà spesso di una in un’altra fantasia, & non sarà di bona memoria ancorche sia di bona apprensione. Se lo haverà freddo imparerà tardamente, & con difficoltà; ma quello che se le insegnerà una volta terrà fermo nella memoria. Sarà nondimeno pigro lento, & duro. Vol dunque il cavallo haver il cervello temperato, che non ecceda nè in caldo nè in freddo. Il che conoscerete da gl’occhi come si è detto di sopra; & da molti soi movimento savij, & nobili. Ma prima ch’io passi, più oltra voglio dichiarar le mie parole per fuggire ogni calunnia, & dico ch’io non intendo quando parlo della intelligentia & apprensione delle cose del giudicio che dall’intendere seguita, & della memoria, che le conserva, che siano tali nel cavallo per quello ch’io ho detto, quali sono nell’homo; ma si ben dico, che il cavallo ha intelligentia, giudicio & memoria più ch’altro animale che sia fuor dell’homo, & le ha convenientissime all’esser suo come di sopra habbian visto assai diffusamente. Et questo basti del cervello del cavallo; veniamo ad altri segni & parti sue.