Il buon cuore - Anno XII, n. 08 - 22 febbraio 1913/Notiziario
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NOTIZIARIO
La Beneficenza della Cassa di Risparmio.
Criteri nuovi.
La Commissione centrale di beneficenza della Cassa di Risparmio è convocata per lunedì 24 febbraio. All’ordine del giorno, oltre la, soppressione della filiale di Bramo, sono le seguenti proposte di sussidi: L. 25.000 all’Istituto provinciale dei s ddomuti poveri in Como; L. 2000 all’Ospedale italiano di Lugano; Rilascio al Pio Istituto Bassini per gli erniosi poveri in Milano del sussidio già concesso di L. 80.000 e continuazione del sussidio di L. 9000 anche per l’anno 1913 allo stesso Pio Istituto; Sussidio di L. 20.000 alla Stazione sperimentale per le malattie del bestiame in Milano; sussidio di L. 8000 alla Società d’incoraggiamento d’arti e mestieri in Milano; Sussidio di L. 5000 alla Associazione nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata, Milano; Sussidio di L. 6000 all’Asilo infantile Chiozzi di Casalmaggiore. La somma da elargirsi verrà portata a un milione. In tal caso le erogazioni verrebbero fatte nella seguente misura: Provincia di Milano (escluso Milano città) L. 286.000 invece di 217.490, erogate annualmente nell’ultimo decennio — Bergamo, L. 110.500 invece di 106.480 — Brescia L. 120.000 invece di 113.610 — Coma L. 193.000 invece di 162.410 — Cremona L. 74.500 invece di 68.600 — Mantova L. 67.000 invece di 68.180 — Novara L. 61.500 invece di 59.170 — Pavia L. 55.500 invece di 58.920 — Sondrio 14. 32.000 invece di 31.920. Per Milano città si elargirono L. 80000 e l’assegno fu sempre stabilito all’infuori dei criteri di base della generale erogazione — criteri che per Milano porterebbero a cifra soverchiamente forte — anche perchè la elargizione per Milano si associa ad altre elargizioni a numerose istituzioni caritative.
La beneficenza del Banco Ambrosiano. — Il Banco Ambrosiano, nel chiudere l’ultimo esercizio, ha deliberato di prelevare dagli utili la somma di L. 32.999,35 da elargirsi in beneficenza. La somma fu distribuita tra vari istituti, specialmente di carattere scolastico.
IL BUON CUORE notevole cifra di 116; seguono i calzolai in numero di 76, i venditori ambulanti (70), i muratori (47). I mendicanti sono 39, i meccanici 34; i girovaghi 32. 29 sono i fattorini, 27 i camerieri, 26 i carrettieri, ancora 26 i fabbri, 24 i domestici, 23 i falegnami, 22 i fuochisti e 21 gli sguatteri. Tutte le, altre professioni danno un contributo minore. Ma nella lista non mancano cose curiose: 4 industriali, 1 proprietario di automobili, 6 governanti, 1 fattorino telegrafico, 1 guardia notturna, 1 giornalista.
Necrologio settimanale A Milano, la marchesa Teresa Visconti Sanseverhio, un’austera figura di gentildonna, che nel periodo storico della res stenza alla dominazione straniera fu nel numero delle nostre signore che riaffermarono la fervida italianità della donna lombarda. Era stata molto bella, e brillò per brio, eleganza e coltura; le erano assai care le opere di pietà ed all’Ospedale Maggiore, sopratutto, dedicò la sua attività benefica. fioche dovette appartarsi essendo divenuta cieca. In questi ultimi anni visse piamente raccolta, sopportando con serenità e forza d’animo, la sventura. Conosceva parecehie lingue e letterature ed era amica di nostri illustri scrittori. Si intendeva finemente anche di arte ed aveva raccolto una preziosa collezione di miniature; la contessa Maria Cleofe Garelli della Morea nata Sineo• la signora Maddalena Ferrandi nata Gilbrti; il Notaio cav. uff. dott. Giuseppe Ferrario; il signor Guido Gorla. A Finalpia, il marchese cav. Paolo Pallavicino, tenente colonnello nella riserva. Falazzolo, il nobile Gino Gaetano Marenzi. --.- A Torino, il dottore in lettere e filosofia Monsignor Giovanni Battista Anfossi, Cameriere segreto di Sua Santità, Canonico Onorario della SS. Trinità, Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro; il barone Roberto di Sant’Agabio, di nobile famiglia piemontese che con lui si spegne. A Lecco, Giuseppe Cantù, reduce delle patrie battaglie, ha lasciato 2000 lire al ricovero Muzzi pei vecchi poveri di Lecco, woo lire ai veterani di Turate e 2000 lire alla Congregazione di Carità di Brivio.
Un anno di vita del paronato di temperanza. Da una statistica teste uscita risulta che 1170 persone furono raccolte nel ricovero di pubblica assistenza a Sant’Eustorgio di cui 1084 uomini e 86 donne. Dal’giorno dell’apertura, primo novembre 1909, il patronato ha fornito ospitalità a 385 donne e a 4341 uomini. Totale 4726. Una bella attività, dunque, resa anche più significativa dalla perfetta scrupolosità dell’assistenza data ai bisognosi. Fra i ricoverati del 1912, 93 erano recidivi e 293 senza fissa dimora. La statistica li divide anche — e questo dà luogo ad interessanti rilievi — secondo le professioni. Il primato spetta ai facchini rappresentati dalla
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DIARIO ECCLESIASTICO 23 febbraio, domenica — S. Policarpo lunedì — S. Sergio m, e S Mattia ap. martedì — S Cesario m. mercoledl — S Servolo, m giovedì — S Giuliano, vescovo. venerdi — S Maceri°, vescovo. I marzo, sabato — S Albino, vescovo.
Giro delle S S., Qurant’Ore. 24, lunedì — a S. M. alla Porti. 28, venerdi — a S. Barnaba.
Gerente responsabile Romanenghi Angelo Francesco.
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