Il buon cuore - Anno XI, n. 04 - 27 gennaio 1912/Notiziario

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NOTIZIARIO


Un tesoro d’arte in Duomo. — Da un recente articolo illustrato comparso nella Revue de l’art chrétien si rileva che il Duomo di Milano — e non tutti i milanesi lo sanno — possiede un vero tesoro d’arte in un piccolo oggetto che è sottratto alla facile curiosità delle folle. Anche il nostro Duomo vanta il suo bravo a tesoro a formato di molti cimeli d’oro, d’argento, di avorio, di smalto, di pietre dure: oggetti in gran parte destinati al culto, reliquari, ostensori, calici, secchielli, ecc., donati via via da principi e da pontefici.

Ora uno studioso francese, il sig. Raimondo Koechlin, di Parigi, ben noto specialmente per le sue pubblicazioni sugli avori francesi, visitando il «Tesoro» del nostro Duomo vi ha trovato l’unico calice d’avorio di epoca gotica francese che si sappia esistere al mondo. Che di tali calici ve ne fossero parecchi, massime in Francia, non v’ha dubbio, come risulta dagli inventari antichi delle chiese e monasteri. Ma nelle turbinose vicende dalla Francia attraversate essi andarono tutti smarriti o distrutti. L’unico superstite sarebbe questo che il nostro Duomo possiede, e la storia del quale il Koechlin è riuscito a compilare in base ad antichi documenti. Questo cimelio, che ha spiccati i caratteri dell’arte gotica francese del principio del Trecento, era dapprima nella sacristia della chiesetta di San Gottardo appartenente al palazzo reale. Fondata da Azzone Visconti nel 1335, si può credere che nel dotarla degli arredi e della suppellettile egli vi abbia aggiunto il calice in discorso. Certo esso trovavasi ancora un secolo dopo nella stessa chiesa perché figura in un inventario del 1440 consultato dal Romussi. Di là, insieme a tutti gli altri arredi e suppellettili, passò a far parte del tesoro del Duomo. Solamente nel 1570, per cause non ben stabilite, al piede d’oro ne fu sostituito uno d’argento conservandovi però gli smalti. Tutto intorno della coppa d’avorio sono rappresensate le arti liberali in azione, cioè dottori e frati che insegnano la geometria, la dialettica, la musica e via via.



Necrologio settimanale


A Milano, donna Melania Hagy ved. Castoldi, signora buona, virtuosa, tutta dedicò se stessa alla famiglia; il signor Carlo Serra Duca di Cardinale; l’ing. Santo Calvi.

A San Remo, la signora Carlotta Benferreri ved. Gilardelli, che prima di morire dispensò tutto il suo avere ai poveri e alla chiesa.



DIARIO ECCLESIASTICO


28 gennaio — Domenica quarta dopo l’Epifania — S. Tomaso d’Aquino.
29, lunedì — S. Aquilino.
30, martedì — S. Savina matrona.
31 mercoledì — S. Giulio prete.
1 febbraio, giovedì — S. Cirillo.
2, venerdì — La Purificazione di M. V.
3, sabato — S. Biagio vesc.

Adorazione del SS. Sacramento

Continua a S. Vito al Pasquirolo.
31, mercoledì — A S. Babila.


A S. Maria Segreta si celebreranno la Festa Patronale delle Madri Cristiane col seguente orario:

Martedì e Mercoledì 30, 31 gennaio, e Giovedì 1 Febbraio: Ore 10 - S. Messa, discorso e Benedizione.

Venerdì 2 Febbraio, Festa Patronale: Ore 8 - S. Messa della comunione generale accompagnata da musica, con distribuzione di un ricordo. — Ore 11 - S. Messa in canto, accompagnata da musica, discorso, Benedizione col SS. Sacramento, altra Messa.

Sabato 3 Febbraio: Ore 9,45 - Ufficio solenne con Messa di suffragio per le Consorelle defunte.