Il buon cuore - Anno IX, n. 45 - 5 novembre 1910/Notiziario

Notiziario

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Società Amici del bene
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NOTIZIARIO


Onoranze ad un maestro benemerito. — Pochi giorni sono, una rappresentanza della società: Ordine e lavoro, fra gli ex allievi del nostro Orfanotrofio, offerse una colazione d’addio al cav. G. V. Gallotti, direttore delle scuole elementari di via Ariberto, in occasione del suo collocamento a riposo e della sua nomina a direttore dell’Orfanotrofio fondato a Messina per gli orfani del terremoto dal Comitato Lombardo.

Si unì il Consiglio direttivo del Patronato Scolastico di via Ariberto, al quale per quasi tre lustri, il Gallotti consacrò tanta attività ed esperienza; ne restano infatti testimoni la Casa climatica di Cavagnano, la Casa di convalescenza di Orsenigo, la Società dei piccoli escursionisti e geniali lavori storici e didattici, scritti con intento educativo e a scopo benefico.

Col presidente degli Orfanotrofi milanesi, intervennero ex compagni del Gallotti, che al pari di lui, fecero ottima riuscita, colleghi, amici, ammiratori e, fatti segno alle generali dimostrazioni di interessamento, tre orfani scelti fra i migliori attuali ricoverati, perchè traessero dal trionfo di uno dei loro ammaestramento e auspici per l’avvenire.

Discorsi e brindisi suscitarono commozione ed applausi: ricordi di una vita modesta e benefica: affettuosi auguri di riuscita a Messina coll’arduo compito che sarà degno del cuore di Milano. Chiuse la simpatica festa la consegna di due pergamene commemorative, riassumenti, per cura dei due Comitati, insieme ai meriti del bravo Direttore, il riconoscente affetto di beneficati, di allievi, di colleghi e di ammiratori.

Avviso Sacro. — Ecco l’orario dell’Istruzione Religiosa, che verrà impartita nella Parrocchia di San Fedele in Milano durante l’anno scolastico 1910-11.

Lunedì dalle 16.15 alle 17 — Studenti che frequentano le prime tre classi Ginnasiali o Tecniche. (Prima lezione Lunedì giorno 7 Novembre).

Martedì dalle 16.15 alle 17 Studenti di IV e V Ginnasio e Istituto Tecnico. (Prima lezione Martedì giorno 8 Novembre).

Mercoledì dalle 16.15 alle 17 — Studenti di Liceo. (Prima lezione Mercoledì giorno 9 Novembre).

Giovedì dalle 15.30 alle 16.15. (Prima lezione Giovedì giorno 10 Novembre) — Sezione prima: Signorine che frequentano le prime tre classi Ginnasiali, Tecniche o Complementari — Sezione seconda: Giovinetti che frequentano la Classe IV, V e VI Elementare — Sezione terza: Giovinette che frequentano la classe IV, V e VI Elementare — Sezione quarta: Giovinetti e giovinette che frequentano le prime tre classi Elementari.

Venerdì dalle 16 alle 16.45 — Signorine studenti dei corsi superiori. (Prima lezione Venerdì 11 Novembre).

Domenica dalle 15 alle 15.45 — Giovinetti e giovinette studenti ed operai.

Chiunque può iscriversi, anche se non è parrocchiano, purché si obblighi ad essere assiduo e puntuale.



Necrologio settimanale

MARCO BRIOSCHI

Quando la bara lunga e svelta, velata dall’odorosa frangia di violette, fu affidata alla fredda camera mortuaria dalla quale sarebbe poi partita per il piccolo camposanto di campagna, ricco di sole e di pace, nessuna delle tante parole che ci gonfiavano il cuore osò infrangere il tragico silenzio.

Forse, Egli ne fu contento.

Se la figura di Lui, lunga e svelta al pari della bara, si fosse levata per un istante fra di noi a riprendere il posto che, si degnamente occupava nell’affetto ardente de’ suoi, nella commossa pietà di quanti lo avevano caro e lo sentivano alto, forse col solito tono [p. 360 modifica]di fine, — non mai amara — causticità, avrebbe detto:

— «Meglio così. Parole Parole!» Ma noi sappiamo invece che da Lui può venire forza d’esempio e luce di bene.

Da anni gravata sotto l’oscura minaccia di un malore insidioso che ora pareva vittoriosamente vinto, ora si riaffacciava subdolo improvviso, la dolce nobile anima schiva d’ogni forma convenzionale e volgare, si vietò il lamento, — e mentre, assetata di studio di progresso, s’apriva ai concetti più moderni della vita, serbò la serenità di uno spirito antico.

Egli fu un puro, a suo modo un mistico, forse un solitario.

Amò le vette con culto d’entusiasmo, come un poeta e come un filosofo. Tutta seppe l’aspra poesia della montagna, tutte intese le sue voci, tutto si tuffò nel niveo splendore del ghiacciajo, nella purezza cristallina dell’abito alpestre, e n’ebbe sempre più alto, più fulgido l’intimo pensiero.

E un lavoratore fu: tenace, entusiasta, infaticabile fino al di là di quanto gli consentissero le forze. Profondo ingegno, spirito meditativo solidamente culto, temprato al fuoco di quel continuo studio volontario che gli rendeva famigliare ogni problema.

Per quale segreto questa singolare, eletta giovinezza tanto dissimile dell’altre giovinezze, tanto lontana dalle passioni e dalle debolezze comuni, strappò dai cuori sì viva onda di simpatia, piegò a fervida ammirazione vicini e lontani, pari e inferiori?

Perché Egli era anche buono, di quella grande bontà umana che affratella i mortali di quella bontà equa e forte che ha lucida visione del bene altrui e s’adopera per conseguirlo.

Ma ormai Egli è lassù, nel solitario cimitero ove ha desiderato di dormire, — e tanta luce di bellezza spirituale è spenta in pieno fiore di virilità.

Spenta?....

L’autunno scorso, dinanzi al monte Bianco infiammato dai fuochi del tramonto, mentre il colloquio, fra noi, attingeva a quella nobiltà di cime, linee severe di raccolta meditazione e veli fluttuanti di tristezza, Egli usci a dire:

— «Non siamo noi soltanto umili anelli nell’infinita catena delle armonie del creato?» E, — con un sorriso — «Anelli di ferro, di similoro, forse di pietre false....».

L’anello vostro fu di gemme pure, e la sua chiara luce aggiunge fiamma al focolare del perenne lume.

Fulvia

A Milano, la signora Teresa Fumagalli ved. Maccarelli; — la signora Teresa Martinelli ved. Panara; — il sig. Angelo Strada; — il sig. Guido Cogito, uno dei Mille.

— A Tradate, il sac. Carlo Grugni.

— A Gorla Maggiore, la signora Corno Angela, maestra per 42 anni in Canonica Lambro, zelante e pia, rapita in pochi giorni alla stima e all’affetto di parenti e conoscenti.

— A Civitanova, il nobil uomo conte cavalier Adolfo Conti.

— A Verona, il nob. dott. Carlo Inama, avvocato, cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro e ufficiale della Corona d’Italia.

— Ad Abbiategrasso, la signora Angioletta Rovere-Taccani.

— A Treviso, il conte Francesco Roberti capitano dei Carabinieri Reali.

— A Roma, la principessa Stefania Galletti di San Cataldo, vedova da pochi anni del contrammiraglio comm. Francesco dei principi di Palazzolo Ruffo Scilla di Calabria, già aiutante di campo di Re Umberto.



DIARIO ECCLESIASTICO


6 novembre — Domenica seconda dopo la Dedicazione — Ss Vitale ed Agricola mm.
7, lunedi — S. Prosdocismo vesc.
8, martedi — S. Goffredo vesc.
9, mercoledi — S. Aurelio arciv.
10, giovedi — S. Andrea Avellino.
11, venerdi — S. Martino vesc.
12, sabato — S. Giosafat vesc.

Adorazione del SS. Sacramento.

6, domenica — A S. M. della Stella.
10, giovedi — A S. M. Segreta.


Gerente responsabile.

Romanenghi Angelo Francesco.


Milano. Tip. L. F. Cogliati, Corso P. Romana, 17.