Sergio Corazzini

XX secolo Poesie Letteratura Il brindisi folle Intestazione 14 luglio 2011 75% Da definire


ad A. S. L.


Amica, bevi, questa è la coppa,
il vin trabocca, su presto, vuotala!
Oh disfreniamoci, amica, in groppa
4delle follie, ché viè quaresima!

Ebe, così, nuda, io ti volli,
nuda e magnifica. Ben feci a cingerti
il corpo splendido di rossi e molli
8garofani, bocci di sangue!

Vedi, la folla briaca siede
malferma e ghigna o dorme o vomita...
amami adesso, Ebe, la fede
12la spezzerai, oh non ne dubito!

ma fa che almeno io questa sera
senta di vivere fra le tue morbide
braccia! Tu, come la Primavera
16sei bella, o giovine, togli la maschera!

Suggimi, amica, dal labro fiacco
la vita, infondimi nel sangue il brivido
ultimo! Ebe, sono un vigliacco,
20è vero; piccola Dea perdonami!

Ma dimmi allora, dimmi ov'è mai
l'oblio soave che anela l'anima
irrequieta? lo sai, lo sai?
24O giovinetta sfiorita, parlami!

Taci? Ben io ti dissi allora
che nell'ebbrezze che negli spasimi
di quella carne che c'innamora,
28e i sensi infiamma l'oblio trovasi!

Ebe, sei triste? su via sorridimi;
pensi alla Morte fra tanta vita?
È l'alba. Amica, sei un poco pallida,
32vuoi ancor gioire? Ti sei pentita?

Vedi, laggiù, solo, in quell'angolo
c'è un cavaliero... Da quali porte
entrò? Tu tremi... amica, baciami
36furiosamente! Egli è la morte!