Il Trecentonovelle/XXXVIII
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Messer Ridolfo da Camerino con una bella parola confonde il dire de’ Brettoni suoi nimici, facendosi beffe di lui, perché fuor di Bologna non uscía.
Le notabil parole e i brevi detti di messer Ridolfo da Camerino la passata novella mi reduce a memoria; de’ quali ne dirò alcuni qui dappiè. Però che io scrittore, trovandomi in Bologna buon tempo con lui, quando era generale capitano di guerra de’ Fiorentini, e di tutta l’altra lega per la guerra della Chiesa, quando il cardinale di Genèva, che poi ebbe nome papa Clemente in Vignone, era venuto con li Brettoni alle porte della detta terra, e uno nipote del detto messer Ridolfo nato di sua sorella, chiamato Gentile da Spuleto, andando per guadagnare, come fanno gli uomeni d’arme, facendo scaramucce coi detti Brettoni, fu preso da loro. E sapiendo gli Brettoni ch’egli era nipote di messer Ridolfo, con disprezzamento gli diceano:
- Noi aspettiamo il capitano vostro: perché non esc’elli fuori? noi sentiamo che si sta pur nel letto: venga fuori, venga.
Gentile rispose ch’egli aspettava gente, e che ben gli andrebbe a vedere a luogo e a tempo. Puosonli ducati cinquanta di taglia, e lasciaronlo alla fede che gli andasse a procacciare. Tornato in Bologna, e andando a messer Ridolfo, disse messer Ridolfo:
- Che dicono li Brettoni?
- Dicono: «Che fa questo vostro capitano, che si sta pur dentro? Che non esc’egli fuori? noi l’aspettiamo».
Disse messer Ridolfo:
- Come rispondesti?
Disse Gentile:
- Risposi che tosto usciresti fuori, però che voi aspettavate gente.
Disse messer Ridolfo:
- Mal dicesti, che Dio mal ti faccia.
E Gentile disse:
- Perché, messere?
Disse messer Ridolfo:
- Se’ per tornarci?
Disse Gentile:
- Signor sí, però che ho portare loro cinquanta ducati per la taglia che m’hanno posta.
Dice messer Ridolfo:
- Se ti dicono piú: «Perché non esce fuori messer Ridolfo?» e tu rispondi: «Perché voi non c’entriate dentro»; e d’altro non t’impacciare.
Or non fu bella parola questa a uno capitano di guerra? per certo bella e notabile, come se l’avesse detta Scipione o Annibale: e troppo maggiore prova fu a’ nimici questa riposta (se Gentile la disse loro) di mostrare loro chi messer Ridolfo era, e da quanto, che se due volte gli avessi sconfitti in battaglia campale. Altri poco sperti e pratichi nella maestria dell’arme si sarebbono andati incastagnando di parole, e quante piú ne avessono dette, da meno serebbono stati reputati.