Il Tesoro (Latini)/Illustrazioni al Libro V/Capitolo LXII

Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo LXII
Illustrazioni al Libro V - Capitolo LXI Illustrazioni al Libro V - Capitolo LXIII
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Che inveì’ me più sole,
Cile non la la pantera,
Che usa in una parte
Che lavautisce sole
Che di più color sole
Suo viso che pantera.

Canzoniere Chigiano L. Vili, 305, nel Propugnatore (1877) Voi. 1 2mg. 133.

Pare che Madonna dovesse essere molto innanzi nei misteri di Amore per comprendere codesto gergo di Messere!

Veggasi anche nel Tesoro il cap. XR’del libro Vili, dove dipinge la bellezza di Isotta.

Capitolo LXI

Postilla il Serio: Solinus cap. XLIII, Plinius, Vili, 34: Mittit (Etiopia) et Tarandum, bovem magnitudine, bisidco vestigio, ramois cornibus, capite cervino, ursino colore.

Capitolo LXII.

Postilla il Carrer: «Ella lasciò lo figliuolo che

ama più ecc.» Di questo costume della simia cantò [p. 325 modifica]

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quel d’Ascoli, nell’Acerba oap. XLV. E distiatamento

il racconta Solino, cap. XXX.

Capitolo LXIII.

Postilla il Sorio do()o il primo capovereo: «Fin (pii l’autore tradusse il ca()0. XXVII di Solino, ed il rimanente tu da lui letto ins. Ambrogio Hb.VI cap. 4. Exameron. Ma forse copiò Alberto Magno, che avrà tolto egli da s. Ambrogio.»

Capitolo LXIV.

11 Sorio annota nella chiusa del capitolo: Questo finimento nei t x originali è variato. Ms. capitolare veronese: // est si foìs et aguz, que il perce legierement quant que il atant (sic). Stampa francese 1863: Taupe ne voit goute, car natiwe ne volt pas OKrir la pel qui est sor ses oih, et ainsi ne valent il neant, porce que il ne sont descovert. Ms. Boncompagni: Et ainsi ne voit il néant pouirce qiœ ne sont descoiwers. E benchè non vede ella, nondimeno fora ciò che ne discorre sotto. Alberto Magno (.Illude il suo conto così: Talpa umlique ciica se facit longos fì-actus et concaros.