Il Parlamento del Regno d'Italia/Luigi Gravina
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deputato.
Nato in Catania nell’aprile del 1830, diciottenne appena fu implicato nelle cospirazioni che preparavano quell’inaudita rivoluzione Siciliana scoppiata in Palermo il 12 gennajo del 1848, rivoluzione la quale sembrò dar la mossa a quelli non meno mirabili del febbrajo a Parigi, e del marzo a Milano.
Il Gravina servi nell’armata della rivoluzione, e, benchè giovanissimo, vi ebbe il grado di capitano.
Quando le truppe borboniche furono rientrate nel l’isola, e riuscirono dopo una lotta ostinata a riprendere possesso di essa, il Gravina si allontanò con estremo rammarico dalla patria isola, ed emigrò in Francia, dapprima passando molti anni a Parigi, e recandosi poscia a Firenze, ove strinse relazione colle più eminenti persone che si trovavano allora a risiedere nell’Atene italiana.
Tornò il Gravina in Sicilia, dopo che Garibaldi con quel pugno d’eroi, che si nominano i mille di Marsala, ebbe liberato dal giogo borbonico quel maraviglioso paese.
Vari posti importanti furono affidati al Gravina nel l’amministrazione civile e municipale, e neldicembre del 1861, gli elettori del collegio di Regalbate, lo scelsero a proprio rappresentante nel Parlamento nazionale, missione che egli adempie con molto zelo e indipendenza, del che i suoi elettori gli sanno buonissimo grado.