Il Parlamento del Regno d'Italia/Gioacchino Rasponi

Gioacchino Rasponi

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Camillo Caracciolo di Bella Cesare Braico


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È nato in Trieste l’8 marzo del 1829 dal conte Giulio di Ravenna e dalla principessa Luigia Murat.

Fu allievo di quell’istituto modello, fondato a Figline in Toscana, dall’egregio italiano abate Raffaello Lambruschini, indi studiò legge nell’università di Torino.

E pei cospicui natali e per l’indole generosa e pella caldezza de’ suoi sentimenti, ispirati da patrio amore, il Rasponi, benchè giovane d’anni, esercitò nella propria città natale e nelle Romagne tutte un’influenza che diegli più d’una volta occasione di tornar utile al proprio paese ed alla gran causa nazionale.

Così, allorchè il pontefice Pio IX fece nel 1857 quell’escursione nelle Marche e nell’Emilia, in cui si tentò d’affiatare il sovrano coi proprî sudditi, il Rasponi fu incaricato dai suoi concittadini di presentare al gonfaloniere un indirizzo nel quale s’invitava il capo del municipio a chiedere al supremo gerarca quelle riforme amministrative di cui sentivasi tanto bisogno in quelle mal governate provincie.

Scoppiato il movimento politico del 1859, il Rasponi vi ebbe in Ravenna parte principalissima; fu membro di quella giunta provvisoria di governo, venne poscia mandato insieme al marchese Pepoli ed a varî altri illustri romagnoli in missione presso al glorioso nostro Re ed al suo magnanimo alleato l’imperatore Napoleone III, ai quartieri generali delle due armate in Calcinato e Montechiari, e fu poscia eletto deputato di Ravenna presso l’assemblea dell’Emilia.

Dal medesimo suo patrio collegio è stato nominato rappresentante presso l’assemblea nazionale nel 1859, ed al Parlamento italiano nel 1861.

Il conte Rasponi, che ha pubblicato varie poesie e prose, non prive di merito, è attualmente presidente della società nazionale di Ravenna, ed è stato fino dal 1859 insignito della croce di cavaliere dell’ordine Mauriziano.