Il Manifesto del Partito Comunista/Ai lettori
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Traduzione dal tedesco di Pietro Gori (1891)
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In questa epoca, si tempestosa – tra l’accrescersi del disagio economico e morale nelle classi proletarie, e il dibattito, sì vivace, dei più ardui ed imponenti problemi umani e sociali nelle sfere degli: studiosi e nel popolo stesso – non sarà certo, sebbene ardita, inopportuna ed inutile affatto, la serie delle pubblicazioni, che a cominciare dal presente opuscolo, vedranno la luce.
Già da tempo, per attuare questa nostra idea, a varii altri da cui speravamo e che ci avevano promesso il loro appoggio, morale ed intellettuale, ci eravamo rivolti.
Non fu certo colpa nostra, se l’attuazione di questo nostro pensiero dovette essere dilazionata.
Oggi abbiamo trovato altri egregi giovani volonterosi ed intelligenti di cose sociali pronti a coadiuvarci in quest’opera di studio e di propaganda; sotto la guida di essi, noi verremo mano a mano pubblicando scritti editi ed inediti – di autori italiani e stranieri – sulle questioni più urgenti dei tempi nostri.
Scriveremo per gli studiosi, e per il popolo – soprattutto. Raccoglieremo ed accoglieremo quanto ci sembrerà utile e buono per l’opera nostra – è ricerca paziente e serena della verità – senza esclusivismi di scuola, od intolleranze settarie.
Nel modesto ed onesto lavoro, appena iniziato, potremo avvederci, se allo esame ed alla critica di istituzioni sociali da ormai discusse e non certo perfette, è concessa, realmente e nei fatti concreti, quella libertà, che pure la legge dello Stato consente e promette.
Ai lettori – noi ci auguriamo – saremo più che altro, raccomandati dalla prova dei fatti, e dallo studio, che porremo nel rendere, la nostra raccolta svariata, in un tempo, e completa.
L’editore