Favole (La Fontaine)/Libro quarto/XV - Il Lupo, la Capra e la Capretta

Libro quarto

XV - Il Lupo, la Capra e la Capretta

../XIV - La Volpe e il Busto ../XVI - Il Lupo, la Madre e il Bambino IncludiIntestazione 16 ottobre 2009 50% raccolte di fiabe

Jean de La Fontaine - Favole (1669)
Traduzione dal francese di Emilio De Marchi (XIX secolo)
Libro quarto

XV - Il Lupo, la Capra e la Capretta
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Prima d’uscire al pascolo, la porta
col saliscendi al malguardato ovile
chiuse la Capra accorta,
e disse alla Capretta: - Anima mia,
la porta non aprire a chicchessia,
se non ti dice il motto:
canchero al Lupo e a quello che lo porta -.

Intese il Lupo che in un canto, chiotto,
sen stava ad ascoltare,
e si fissò quelle parole in mente.
Poi, certo che la bimba non avria
conosciuto il terribile compare,
corre all’uscio e con voce da priore:
- Canchero al Lupo, - esclama, - apri, mio core -.

Credea così d’entrar subitamente,
ma l’altra che spiò dal finestrino
risponde (degna figlia della Capra):
- Caro, se vuoi ch’io t’apra
dammi a vedere in prima lo zampino -.

Lo zampino del Lupo voi sapete
che non è poi la cosa
a vedersi più bella e più graziosa.
Vedendo il vecchio astuto
che mal serve la rete,
torna a casa così com’è venuto.

Non è mai la prudenza inopportuna,
due chiavi chiudon l’uscio meglio d’una.