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Torbida anima - così chiedevi - a che vesti gramaglia?
Tal grazie rendi per la nostra grande ventura?
Debole anima - io ti dissi - già mutata in doglianza
E’ quella gioia, e fino alla morte mi preme.
Smorta anima - tu chiedevi - spenta è dunque la
In te per sempre, ch’in noi arse divina?
Anima cieca - ti dissi - io sono tutto fiamma:
Tutta questa mio pena è desio sol che mi strugge.
Dura anima - così chiedevi - e che può darsi
Più di quel che giovinezza non dia? Ogni mio bene
Più alto voto è mai che questo onde un cuore
Deh! prendi, ecco, a guarirti il sangue mio!
Anima lieve - così ti dissi - ch’è mai amar per te!
Un’ombra appena di quel ch’io t’offersi....
Cupa anima - così dicesti - io debbo amarti
S’anche è per te che ormai il mio bel sogno è morto.
(Der Siebente Ring). |
(trad. da G. A. e A. E.).