I saltarelli dell'Abbrucia sopra i Mattaccini di ser Fedocco/3. Quel dì che 'l Carafulla alla Condotta

3. Quel dì che 'l Carafulla alla Condotta

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2. La targa del Fedocco e la biscotta 4. Dov'arrenò la fusta trivellotta

 
Quel dì che ’l Carafulla alla Condotta
fu fatto capitan de’ fiaccoloni
ferono i tafferugli e’ lumaconi,
romor d’abbottinarsi allotta allotta.
E, s’e’ non fusse stato il savio Motta,
che si pose alla guardia in su’ cantoni,
e con bella sanopia i paroloni
scrisse e fe’ che la turba stesse chiotta,
ogni lingua d’Italia e tosca e graia
esser voleva e compro avea i panelli
per fare a chi più arda e più riluche.
Ma la presenza sua la fanciullaia
fermò, ch’avea già rotti gli sportelli
per dare il tutto in preda alle gentuche.
Ben vo’, pria che si sdruche
la cornamusa, ognun le dia lo ’ngollo,
ma che s’accordi al nostro torlorollo.