<dc:title> I quattro libri dell'architettura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Andrea Palladio</dc:creator><dc:date>1570</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:I quattro libri dell'architettura.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=I_quattro_libri_dell%27architettura_(1790)/Libro_II_-_V&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20160303121757</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=I_quattro_libri_dell%27architettura_(1790)/Libro_II_-_V&oldid=-20160303121757
I quattro libri dell'architettura Andrea PalladioI quattro libri dell'architettura.djvu
IL Disegno che segue; ha l’Atrio di quattro colonne: il quale è largo delle cinque parti della lunghezza le tre. Le ale sono per la quarta parte della lunghezza. Le colonne sono Corintie: il loro diametro è per la metà della larghezza delle ale. Il discoperto è la terza parte della larghezza dell’Atrio: il Tablino è largo per la metà della larghezza dell’Atrio e medesimamente lungo. Dall’Atrio per il Tablino si passa nel Peristilio: il quale è lungo un quadro e mezzo: le colonne del primo ordine sono Doriche, ed i portici sono tanto larghi, quanto sono dette colonne lunghe: quelle di sopra, cioè del secondo sono Ioniche, la quarta parte più sottili di quelle del primo e hanno sotto di se il poggio, o piedistallo alto piedi due e tre quarti.