I giorni trapassati

Volgare fiorentino misto a quello veneziano

Leonardo Giustinian I giorni trapassati Intestazione 29 luglio 2024 75% Da definire

I
giorni trapassati
 non ponno ritornare;
 convien lassare – la mia contrada antiqua.
    Madonna, io son venuto
 a inginocchiarmi avanti ai tuo' bei piedi,
 a dimandarti adiuto[1].
 A sto meschin sta grazia gli concedi.
 Deh, fa' che non la neghi
 sta grazia piccolina,
 rosa divina, – al tuo caro amadore.
    Deh fa' che 'l mio servire
 trovi mercede, e donagli conforto!
 Non mi lassar morire
 per lo tuo amore, o fresco giglio d'orto.
 Tu mi consumi a torto;
 deh non mi far penare,
 voglimi trare, – rosa, di tanto ardore.
    Da poi che tu te n'avedi,
 del bon amore e 'l modo che ho tenuto,
 gettomi ai tuo' bei piedi:
 non voler che per servir sia distruto.
 Già tu hai cognosciuto
 l'amor che t'ho portato.
 Deh, fa' beato – ormai sto tristo core.


[1] Adiuto: "aiuto" inteso come richiesta di pietà del poeta per il suo amore (nota del testo originare)

(Fonte: Paravia, Belle Lettere, pp. 603-604)