I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Imenogastracee
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Famiglia delle Imenogastracee
Genere Rhizopogon.
Funghi carnoso-tenaci o coriacei, globosi, tuberiformi, con peridio membranaceo coperto da una reticolazione miceliale; gleba compatta, cellulosa, da prima bianca, poi colorata; imenio disteso nelle cellule della gleba e formato da basidii clavati o cilindrici, che generano all’apice dalle 2-8 spore; spore guttulate, di tinta paglierina e di forma ellittico-allungata.
Rhizopogon rubescens Tul. — Tav. CXII f. l.
Ital. Trifola falsa. Volg. Panedei, Panediei (Val di Non). Ted. Röthliche falsche Trüffel.
Ha forma ovale o gloliosa. circoscritta da una coideccia (peridio) tenue, di colore da prima bianco, poi giallastro, con tinta qua e là olivacea, al tatto o anche all’aria diventante rossastra, percorsa specialmente alla base da fibrille o vene e in età, screpolata o arcolata; sostanza interna compatta, duretta, cellulosa, da prima bianca, poi citrina, indi olivacea; le cellule sono rivestite dai basidii, di forma clavata, 20-25 × 7-9 μ.; portanti all’apice dalle due alle otto spore allungate, 7-9 × 3-1/2 μ.
Cresce a grandi famiglie, da prima sotto terra, poi quasi intieramente allo scoperto, nei boschi di pino (Pinus silvestris), dal maggio al novembre.
È fungo mangereccio d’assoluta innocenza, ma di qualità ordinaria per la carne poco gustosa e piuttosto tenace. Da noi generalmente viene mangiato crudo dai ragazzi che vanno al pascolo o a raccogliere legne. Spiegazione delle figure: a Gruppo di due funghi perfettamente sviluppati. b Fungo sezionato verticalmente, c Basidii. d Spore.