I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Agaricacee/Volvaria/Volvaria speciosa
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Volvaria speciosa Fr. — Tav. XLIV.
Ital. Volvaria bianca. Franc. Volvaire bianche. Ted. Ansehnlicher Blätterschwamm.
Ha cappello da campanulato espanso-gibboso o largamente umbonato, glabro, viscoso, di colore biancastro con tinta paglierina ai margini e grigia al centro: lamelle spesse, nel fungo giovanissimo bianche, poi roseo-carnicine, col taglio finamente fimbriato, verso il gambo rotondato-libere; gambo pieno, alto, all’apice attenuato, fibrinoso, bianco, ingiallentesi coli’ età, alla base fornito di volva membranacea, libera, biancastra, col margine lobato; carne bianca, molle, di odore sgradevole: basidii clavati, 40-45 × 11-13 μ.; spore obovate, color carnicino, 15-18 × 8-10 μ.
Nasce negli orti, nei prati, ai margini delle vie, nei ruderati ecc. da maggio in ottobre.
È specie venefica che si potrebbe confondere, osservandola superficialmente, colla Tobbietta bianca (Tav. XV) o colle forme più elevate del Prataiuolo (Tav. LII-LIV), dai quali però subito si distingue per la mancanza dell’anello e per la presenza della volva. Si abbia cura quindi, alla raccolta, di osservare bene le parti sovra indicate e di farne i confronti colle tavole citate. Spiegazione delle figure: a Fungo quasi intieramente sviluppato, b Sezione verticale, c Basidii. d Spore.