I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Agaricacee/Psalliota/Psalliota arvensis
Questo testo è completo. |
◄ | Descrizione delle specie - Psalliota | Descrizione delle specie - Psalliota campestris | ► |
Psalliota arvensis Schaeff. (Ag. exquisitus Vitt.) Tav. LII.
Ital. Prataioulo maggiore. Franc. Boule de neige. Ted. Ehegürtel.
Ha cappello da conico-campanulato convesso-espanso, fìoccoso-farinoso, poi glabro o subsquamuloso al margine, dov’è pure, almeno nel fungo giovane, a rialzi e cune, di colore bianco; lamelle spesse, al gambo rotondate-libere, da bianche pallido-rosee, indi nere; gambo pieno, poi vuoto, alla base bulboso, bianco; anello espanso, revoluto, esteriormente coperto da squame raggianti che simulano un secondo anello; carne bianca, appena tinta di rosso vicino alle lamelle nel fungo adulto, di grato odore e sapore; spore color fosco-porporino, obovate o subreniformi, 7 × 4 μ.
Nasce gregario nei luoghi campestri al margine dei boschi dall’estate all’autunno.
É uno dei funghi mangerecci più delicati e di gusto veramente squisito. La sua carne è tenera e subito cotta. Disseccato si presta ottimamente come condimento per l’aroma particolare che comunica alle vivande. Non è facile confonderlo con specie venefiche se si attende alle note specifiche quivi esposte. Il fungo pericoloso che gli si avvicina, specialmente nel primissimo sviluppo, è la Bubbola di primavera (Amanita verna, Tav. IV), ma si scorgerà subito la differenza se si porrà mente alla volva che questo fungo possiede e che manca sempre nel Prataiuolo maggiore; nel fungo sviluppato poi appariranno maggiormente le altre note, tra le quali le lamelle di color rosa che poi diventano nerognole. Spiegazione delle figure: a Individuo veduto di profilo. b Individuo veduto dalla parte inferiore, c Individuo sezionato. d Basidii. e Spore.